Probabilmente il nome trae origine dal francese andouille, salsiccia fatta di frattaglie ed altre parti povere. Originaria della zona di Spilinga (Vibo Valentia), oggi è prodotta in tutta la regione, a tal punto da essere un alimento tipicamente associato, come avviene per il peperoncino, a tutta la Calabria.
La ‘nduja viene preparata con carne di maiale, pezzetti di grasso in piccole quantità ricavato dal sottopancia, dalla spalla, e dalla coscia , a cui si aggiunge il peperoncino rosso essiccato.
La ‘nduja vera e propria è quella conservata nel budello cieco, ha colorito rossastro, consistenza pastosa che non diviene mai dura neanche dopo la stagionatura.
Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, meglio se calde, o come soffritto per la base di un ragù o di un sugo di pomodoro; sulla pizza, prima degli altri condimenti se cruda, oppure appena sfornata; su fettine di formaggi semi-stagionati o nelle frittate.
Storicamente la ‘nduja è un piatto povero, nato per utilizzare gli scarti delle carni del maiale.
L’origine di questo salume non è certa, secondo alcuni studiosi è stata introdotta nel Cinquecento dagli spagnoli insieme al peperoncino, per altri invece è derivata da un salume molto simile, chiamato "andouille" che fu introdotto in Italia durante la dominazione napoleonica.
La 'nduja calabrese è realizzata con carni di suino tritate finemente ed abbondanti dosi dipeperoncino calabrese (circa 25/30 %).
E' una salume estremamente piccante, grazie alla massiccia presenza di peperoncino calabrese nell'impasto, molti sostengono abbia "poteri afrodisiaci".
Ingredienti: grasso suino, carne di suino, peperoncino calabrese, spezie, sale.
Confezione: sottovuoto.
'NDUJA DI SPILINGA IN BUDELLO 422-436 GR CIRCA.
PREZZO: € 6,80
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