La più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia
La storia del nostro cioccolato, si snoda lungo un
unico filo conduttore che procedendo storicamente a ritroso, unisce la Sicilia
ed in particolare la Contea di Modica alla Spagna e trova infine le sue radici
nella meravigliosa civiltà cerimoniale meso-americana, quella degli Aztechi, gli antichi
abitanti del Messico.
Alla scoperta del "Nuovo Mondo" gli spagnoli ebbero
modo di conoscere una straordinaria varietà di generi alimentari, tra questi la
"Xocoàtl", prodotto che gli abitanti del luogo ricavavano dai semi di
cacao e di cui essi avevano gran riguardo perché alimento in grado di dare
forza e vigore ma che era anche indice di ricchezza e benessere. Gli Aztechi
ottenevano questo preparato macinando i semi di cacao su di uno strumento
chiamato "metate" una pietra ricurva poggiata su due basamenti trasversali,
usando uno speciale mattarello anch'esso in pietra.
La pasta di cacao così ottenuta veniva poi mescolata con spezie
ed il tutto veniva sfregato sul "metate" fino a quando il composto
non si induriva.
Fu durante la loro dominazione in Sicilia che gli spagnoli
introdussero la lavorazione del cioccolato così come l¹avevano appresa da quel
popolo da noi tanto lontano.
Questo cioccolato, contrariamente a quanto in seguito avvenne
nel
resto d'Europa, non passò mai alla fase industriale rimanendo immutato
attraverso i secoli.
LA METODOLOGIA DI PRODUZIONE
La metodologia di produzione del nostro cioccolato è ancora oggi
vicinissima a quella attuata dagli Aztechi alla scoperta del "Nuovo
Mondo".
Oggi si parte da una massa di cacao (semi macinati) non privata
del burro di cacao in essa contenuta, la massa viene riscaldata per renderla
fluida e ad una precisa temperatura viene mischiata a zucchero semolato e
spezie (cannella o vaniglia).
Il composto così ottenuto viene mantenuto ad una temperatura che
non fa sciogliere i cristalli di zucchero, che rimangono infatti integri
all'interno della tavoletta, amalgamato il tutto per mezzo di una raffinatrice
(odierna riproposizione del metate), si passa così alla fase finale che
consiste nel distendere il composto su degli stampi che verranno poi battuti
per far sì che il cioccolato assuma la forma desiderata.
La particolare lavorazione "a freddo" di questo
cioccolato, esclude la fase del concaggio riuscendo, a detta di molti, a
mantenere aromi che sarebbero altrimenti destinati a scomparire. La forza di
questo particolare prodotto è proprio nella semplicità della lavorazione e nessuna
aggiunta in burro o di altre sostanze estranee (grassi vegetali, derivati del
latte, lecitina) viene effettuata.
Il cioccolato Bonajuto é unicamente composto da massa di cacao,
zucchero e spezie, ultimo legame quest'ultimo con quei popoli lontani la cui
storia in un certo senso ci appartiene e le cui credenze sui poteri benefici
del cioccolato si sono tramandate nel tempo (si ritengono benefici gli effluvi
del nostro cioccolato in caso di bronchiti o problemi respiratori in genere).
Modica è una città dove un tempo esisteva la bellissima figura dello "ciucculattaru" il quale inconsapevole collega del suo corrispondente spagnolo si portava dietro il metate su di un carro per produrre di casa in casa ciò che i suoi compaesani ritenevano un alimento prima ancora che un dolce.
E'
questa la storia del nostro cioccolato, la storia di uno "scomodo"
testimone che ha attraversato i secoli mantenendo la propria purezza. La storia del nostro cioccolato, si snoda lungo un
unico filo conduttore che procedendo storicamente a ritroso, unisce la Sicilia
ed in particolare la Contea di Modica alla Spagna e trova infine le sue radici
nella meravigliosa civiltà cerimoniale meso-americana, quella degli Aztechi, gli antichi
abitanti del Messico.
PREZZI:
Cioccolato Bonajuto alla cannella | tavolette da 100 grammi | € 3,20 |
Cioccolato Bonajuto alla vaniglia | tavolette da 100 grammi | € 3,20 |
Cioccolato Bonajuto 70%(non speziato) | tavolette da 50 grammi | € 2,80 |
Nessun commento:
Posta un commento